Costruttore di algoritmi visivi e sonori, dagli anni settanta Giacomo Bonciolini porta avanti una propria ricerca in cui si riflettono temi che appartengono interamente al novecento e si intrecciano a quelli legati ad un futuro distopico e ad una coscienza ecologica che ormai è chiara consapevolezza dei raggiunti limiti dell'antropocene.
Lo sguardo dell'artista ormai si dirige sempre più verso una sofferta partecipazione agli affanni del mondo attuale, cercando costantemente di dare forma all'angoscia del vivere, un'attualità affollata di guerre, minacce, sentimenti negativi, prospettive oscure.
L'uso del suono è peculiare in Bonciolini perchè si tratta di un continuo alert che non vuole avvicinarsi alla costruzione armonica ma resta nell'ambito del noise.
E questo perchè per l'artista il mondo ha un rumore di fondo che deve sempre richiamare ad un possibile imprevisto, a una tensione continua a tenere i nervi tesi ad ascoltare quello che accade intorno e parteciparvi.
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